Sostiene Adler .

L’alternarsi di queste recenti stagioni ha spostato via le paure ad una ad una:
come bicchieri di plastica in una giornata di vento,
ad una ad una hanno mostrato la loro vuota leggerezza.

Così vuote paure s’è portato via il vento, al termine d’una festa che pareva organizzata per il bene mio.

Via le paure il tavolo è sgombro e può, ora, offrirmi il suo sostegno:
con naturalezza mi ci siedo su, lasciando esili gambe a penzolar giù.
Sospese al di sopra del terreno sembrano esser senza peso:
via le paure han riacquisito leggerezza e, come quelle d’un bambino in altalena, ondeggiano lievi in questa giornata di vento.

Vento avvolgimi ancora:
vedo laggiù la città.
I miei pensieri che arrancano,
i guai dell’umanità.

È il coraggio, sostiene Adler.
Il coraggio ritrovato,
la scintilla che infiamma Nigredo in Citrinitas,
l’umano senso d’inferiorità in consapevole potenzialità.
Il coraggio del Sole che, in questo Maggio, apre definitivamente le nubi:
prepara così spazio all’estate,
stagione matura poiché (senza pensar al raccolto che sarà) apprezza quanto turgore nei suoi semi già c’è.

È il coraggio, sostiene Adler, a sostenere sia me che te:
che i nostri confini si tocchino,
ora,
sfiorandosi come mani di amanti che il loro Amore non riescon a dichiarare.
Avvicinati, allora:
i nostri confini esistono affinché possano sfiorarsi,
acquistano significato solo quando riescono a lambirsi
(nel reciproco contatto, nel reciproco rispetto).

Nel tempo che si dilata,
rimbombami dentro:
non so altro che non sia scegliere.

L’alternarsi di queste recenti stagioni ha spostato via le paure ad una ad una:
è per questo che possiamo godere di questo adesso, qui, ora.
È per questo che possiamo aumentare l’intensità del presente fino a donargli una luminosità abbagliante:
una luce così piena da impedire al nostro sguardo di frugare tra ricordi passati,
da impedire al nostro sguardo di raggiungere un futuro eventuale.

Una luce così piena, come il coraggio del Sole.

È il coraggio, sostiene Adler:
il soffio del vento che ha portato via con sé tutto ciò che oggi non serve più.

Come bicchieri di plastica in una giornata di vento,
tutto ciò che oggi non serve più.

Citazioni nel virgolettato dal brano “La Fuga” – Marlene Kuntz © 2022: Ala Bianca Group Srl

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