Cue to your heart that is racing
Stung by the look in your eye
(What a surprise)
Sono stanco, Chiara.
Stanco d’attendere una Primavera che pare non tornar più, che quando poi arriverà sarà tardi:
sarà ormai Autunno, Chiara, e ci toccherà attendere ancora.
Ma io attender più non so, stanco delle proposte che mancano la stagione cadendo fuoritempo come le bacchette d’un batterista ubriaco, ubriaco e stanco.
Serbo tuttavia le energie per salutarti e, nel farlo, non so se sia accoglienza o commiato:
dimmi Chiara, ci siam davvero incontrati mai?
Facciamo in un’altra vita allora, nella Primavera di un’altra vita:
che sia il Marzo a venire, così da aver quanto più tempo possibile a disposizione,
quanto più tempo possibile per morder la vita prima che in Novembre tutto muoia,
costringendoci ad attendere un’altra vita ancora.
Alla prossima, Chiara:
all’eventualità del potersi incontrare senza mai essersi realmente venuti a cercare.
Ai rimpianti di tutto ciò che è stato partorito senza compiersi in pienezza:
a tutto ciò che è nato senza saper morire mai.
Ad un Marzo futuro, Chiara, poiché di farmi sorprendere dalla vita, in fondo, non mi sazio mai:
di farmi sorprendere e di credere nella vita, ora lo sai, non mi stanco mai.
“Sing for your lover who’s waiting at home,
then you must realise that you’re never alone”