La stagione che ha vinto la morte.

Cue to your heart that is racing
Stung by the look in your eye
(What a surprise)

Sono stanco, Chiara.
Stanco d’attendere una Primavera che pare non tornar più, che quando poi arriverà sarà tardi:
sarà ormai Autunno, Chiara, e ci toccherà attendere ancora.
Ma io attender più non so, stanco delle proposte che mancano la stagione cadendo fuoritempo come le bacchette d’un batterista ubriaco, ubriaco e stanco.

Serbo tuttavia le energie per salutarti e, nel farlo, non so se sia accoglienza o commiato:
dimmi Chiara, ci siam davvero incontrati mai?
Facciamo in un’altra vita allora, nella Primavera di un’altra vita:
che sia il Marzo a venire, così da aver quanto più tempo possibile a disposizione,
quanto più tempo possibile per morder la vita prima che in Novembre tutto muoia,
costringendoci ad attendere un’altra vita ancora.

Alla prossima, Chiara:
all’eventualità del potersi incontrare senza mai essersi realmente venuti a cercare.
Ai rimpianti di tutto ciò che è stato partorito senza compiersi in pienezza:
a tutto ciò che è nato senza saper morire mai.

Ad un Marzo futuro, Chiara, poiché di farmi sorprendere dalla vita, in fondo, non mi sazio mai:
di farmi sorprendere e di credere nella vita, ora lo sai, non mi stanco mai.

“Sing for your lover who’s waiting at home,
then you must realise that you’re never alone”

Citazioni nel virgolettato in inglese dal brano “Summer’s Gone” dei Placebo · Brian Molko, Steve Hewitt, Stefan Olsdal · ℗ © Bmg Fm Music Ltd

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